Sono convinto che il romanticismo della Statale SS81, che unisce Chieti ad Ascoli Piceno, non abbia paragoni in Abruzzo e, quale che sia il vostro punto di partenza, sono sicuro che ne attraverserete almeno un tratto per arrivare alla meta che oggi voglio consigliarvi: Civitella del Tronto.

Dolci curve, paesaggi intervallati da sinuose colline, talvolta punteggiate di girasoli, talvolta di grano, talvolta dipinte da prati verdeggianti (dipende dalla stagione). Non è difficile trovare, negli incroci, punti di ristoro. Si arriva così facilmente a Civitella del Tronto, ai confini con le Marche, a metà strada tra Teramo ed Ascoli Piceno, situata su una rupe rocciosa di travertino e considerata l’ultimo baluardo dei Borboni e del Regno delle Due Sicilie, arresasi tre giorni dopo l’Unità d’Italia.

Entrati nel borgo, ci si trova subito catapultati nel centro storico attraverso la porta principale d’ingresso, ad est: porta Napoli. Salendo verso il centro storico, ci troviamo circondati da case e palazzi ben conservati, in perfetta sintonia con l’atmosfera del luogo; locali tipici e viuzze si intrecciano, spingendoci a proseguire senza sosta verso la Fortezza, un’opera di ingegneria militare posta qui per definire il confine fra Regno di Napoli e lo Stato Pontificio, uno dei punti strategicamente più importanti posti a controllo dei confini.

Continuando l’esplorazione del borgo notiamo, magicamente, che le vie si fanno sempre più strette, e ci imbattiamo così nella “Ruetta”, una delle vie più strette d’Italia, che consente il passaggio a una persona per volta: è d’obbligo percorrerla almeno una volta (in realtà io non ci entravo nemmeno da solo… ho dovuto percorrerla mettendomi di profilo!)

Non è un caso che anche questo borgo sia stato inserito tra i “Borghi più belli d’Italia”. Non possiamo che rimanerne affascinati dopo aver percorso ogni via, incastonata minuziosamente tra vecchi ed eleganti palazzi. Scorci sempre più affascinanti e ripide salite ci fanno capire che siamo arrivati al culmine del paese: la Fortezza sembra attenderci per essere scoperta.

Se siamo fortunati, nel periodo estivo, riusciremo a cogliere meglio l’essenza della Fortezza grazie ad uno dei tanti eventi culturali o enogastronomici che vi vengono organizzati: entrare nell’imponente roccaforte e gustare un calice di buon Montepulciano d’Abruzzo non ha prezzo.

Chiaramente Civitella del Tronto ha tanto altro da offrire ai suoi nuovi esploratori: si consiglia una visita alla Fontana degli amanti (posta sulla circonvallazione panoramica), al  Santuario di Santa Maria dei Lumi,  alla chiesa di San Lorenzo (addossata a Porta Napoli), alla chiesa di Santa Maria degli Angeli (detta anche “della Scopa”) e all’Abbazia di Santa Maria in Montesanto, un complesso monastico appartenuto all’Ordine benedettino che nel passato è stato tra i più importanti d’Abruzzo.

Altre ragioni per trattenersi e pernottare a Civitella del Tronto si trovano facilmente; posso darvi subito un paio di idee: ad esempio, rimanere a cena al chiaro di luna, magari nel rinomato ristorante Zunica 1880 (un’eccellenza italiana) oppure in una delle osterie del borgo e chiedere di assaggiare il piatto tipico civitellese: “i maccheroni con le ceppe”, un piatto inventato durante la guerra, grossi fusilli fatti a mano arrotolando la pasta intorno a un bastoncino; davvero ottimi. La mattina, rigenerati dalla cena, dalla pace del borgo e dalla buona aria di collina (siamo al di sopra dei 500 mt.), potremmo decidere di fare un giro nei dintorni e visitare la Grotta di S. Angelo nel cuore della Montagna dei Fiori: una delle cavità più interessanti della preistoria italiana nei Monti della Laga, di facile accesso con un percorso adatto a tutti; oppure, se siamo più sportivi e coraggiosi, sotto la fortezza, troveremo un sito di arrampicata dove si contano più di 80 vie.

Prima di andar via, mi concedo ancora qualche minuto di solitaria devozione e, come sono solito fare, cerco un’ultima emozione da portare a casa: mi affaccio dal belvedere e rimango semplicemente in attesa di assorbire tutta l’energia sprigionata dell’immensa vallata sottostante… condottieri, guerrieri, re, papi, soldati, contadini… si sentono correre su e giù in difesa dei loro confini.

 

Francesco Guerrieri | Explore Abruzzo

Civitella del Tronto

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